martedì 27 maggio 2008

Soluzione alla nettezza urbana di parte della Campania, 3

Soluzione al problema della raccolta dei rifiuti di parte della Campania 3 erd altre osservazioni sulla gestione dei servizi pubblici

Al navigatore che qualche giorno fa mi ha richiesto altri suggerimenti in materia ed agli altri navigatori che mi auguro si aggiungeranno, rispondo quanto segue:

Suggerisco al Presidente del Consiglio Berlusconi di emanare un decreto legge della Presidenza del Consiglio, del Ministero dell’Ambiente, del Ministero della Difesa e dell’Economia affinché primo venga riorganizzato il servizio militare civile facoltativo per i giovani disoccupati a cominciare dalla Regione Campana per l’assistenza alla raccolta differenziata dei Comuni, secondo venga nominato il Sindaco di Salerno De Luca come coordinatore, terzo sia suddiviso il territorio del Comune di Napoli in 4 parti : Nord Est – Nord Ovest, Sud Est e Sud Ovest a croce, quarto nomini un vice sindaco per ognuna di queste 4 parti affinché autonomamente gestiscano il servizio pubblico della raccolta dei rifiuti e successivamente degli altri servizi pubblici divisibili territorialmente.

Non credo alla liberalizzazione dei servizi pubblici, ma alla suddivisione territoriale di ciascun servizio ed all’imposizione di amministrazioni più trasparenti e più corrette mediante l’obbligo della redazione e pubblicazione di bilanci uniformi, sintetici, non più lunghi di 3 – 7 pagine, comprensibili dagli elettori di media cultura, confrontabili sulle Gazzette Ufficiali, per ciascun servizio pubblico con ambiti territoriali da definire; in periodi relativamente brevi di 2 - 3 anni i vari amministratori anche di carceri, di ospedali spinti dall’emulazione ridurranno gli sprechi e le gestioni fallimentari; con l’imposizione dei bilanci sintetici sarà possibile anche attuare il federalismo fiscale in periodi congrui di 2, 3 anni.

Controllo delle tariffe dei servizi pubblici

Con l’introduzione dei bilanci sintetici obbligatori sarà più difficile aumentare le tariffe o non attuare le riduzioni delle tariffe come ad esempio quelle biorarie, con forti riduzioni per i consumi notturni, che avrebbero migliorato anche l’ambiente, introdotte circa 1 anno fa dall’ENEL nei Comuni vicino Roma , ma che purtroppo è stato costretto a sospenderle completamente .

Ritengo che per i servizi pubblici pagabili dai consumatori a tariffa le società miste che li gestiscono non dovrebbero essere quotate in borsa; e le grandi società come banche ed assicurazioni potrebbero conferire capitali a titolo pubblicitario e non con lo scopo di ottenere i dividendi delle azioni; se a parità di tariffe le società di servizio pubblico ottengono bilanci in attivo, i guadagni dovranno essere devoluti ad un fondo interregionale per realizzare la solidarietà tra Regioni ricche e regioni povere che restano povere non tanto per mancanza di risorse ma per gestioni clientelari e con sprechi legalizzati.

Lucio Feliciani Roma

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