mercoledì 21 maggio 2008

Lettera al Governo Israeliano per la pace in Medio Oriente

Le accludo la presente lettera inviata per e mail anche a Le Monde e all’Herald Tribune Internazional ed aggiungo alcune osservazioni per risolvere o almeno ridurre le gravi tensioni tra Israeliani e Palestinesi ed una proposta per far tornare alla ragione il Presidente del Governo dell’Iran.

Lo scambio di prigionieri proposto dagli Hezbollah con le dovute cautele potrebbe essere accettato dal Governo d’Israele, ed attirare il consenso della parte più moderata di Hamas, e ridurre le tensioni tra israeliani e palestinesi.

Sostituire la guerra guerreggiata con una guerra mediatica, anche in parte inventata e cioè fatta di cartoons di fanta politica futura illustrante alternativamente le 2 situazioni future di guerriglia permanente o di pace e cooperazione, potrebbe convincere i palestinesi e gli arabi al riconoscimento di fatto dello Stato d’Israele e dello Stato Palestinese in confini concordati.

Occorre finanziare le diverse associazioni israelopalestinesi e riportare all’attenzione pubblica la pace firmata qualche anno fa a Ginevra tra rappresentanti non ufficiali dei due popoli israeliano e palestinese.

L’indulto nei confronti dei prigionieri palestinesi, in cambio del rilascio dei 2 israeliani sequestrati, potrebbe essere concesso ad uno per uno con l’impegno scritto da parte degli stessi di adoperarsi per far firmare la tregua e la pace successiva tra i 2 Stati; un iniziativa del genere ridurrà le tensioni ed attirerà simpatie dell’opinione pubblica mondiale nei confronti d’Israele.

Il primo Ministro d’Israele dovrebbe far presente, convincere gli USA e gli stati che fanno parte dell’UNESCO che il primo ministro iraniano e l’opinione pubblica iraniana potrebbero essere minacciati di un blocco navale dei porti e dei terminali degli oleodotti del petrolio prodotto in Iran per impedirne la vendita del petrolio stesso, se il governo iraniano non provvederà entro 3 mesi dalla data di comunicazione ufficiale della minaccia del blocco a far pubblicare nuovi testi di libri scolastici di geografia e di storia nei quali vanno menzionati e stampate le cartine geografiche con i confini dello Stato d’Israele prima della guerra dei 6 giorni del 1967.

Le sarò grato se riuscirà a fa pubblicare sul quotidiano Aariel le 2 lettere ed ovviamente se le comunicherà ai ministri del suo Governo.

Cordiali saluti Lucio Feliciani - maestro di vita -

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